Lettera ad Alberto Bevilacqua sul Mostro di Firenze (1996) by Gabriella Pasquali Carlizzi

autore:Gabriella Pasquali Carlizzi [Carlizzi, Gabriella Pasquali]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Mostro di Firenze
editore: P&D
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

Un altro pezzo della tragica vita di Bevilacqua raccontato direttamente da colei che di tale vita fu generatrice, non colpa, ma sicuramente causa con l’effetto di un ripudio di sé, della propria nascita, che sempre quasi inspiegabilmente aveva accompagnato lo scrittore.

La pace dimenticata

Un sentimento funesto che traspariva chiaro da ogni sua opera, l’amore che tra un uomo e una donna scatena una nuova vita, non richiesta, non voluta, la vita di chi poi deve portarne tutto il peso.

Così aveva risposto al giornalista Paolo Conti:

Domanda: “È l’eros tra padre e madre, l’Eros di chi ti ha fatto venire al mondo?”.

Alberto Bevilacqua si incupisce, rincorre San Pietro nella calura lattiginosa di un mezzogiorno infernale.

R: “Mia madre era una donna spiritosa e un giorno le chiesi: “Dimmi, per favore, come andò, come e quando fui concepito”. Lei mi rispose dopo tanto tempo. “Sai, disse, successe tutto un certo lungo pomeriggio d’inverno funestato da una pioggia insistente. Figuriamoci, una pioggia d’inverno nella campagna padana. L’acquazzone finì al crepuscolo, ci fu un tramonto di fuoco. Fu colpa del temporale”. Da quando ho saputo detesto la pioggia, ogni volta la maledico, se non fosse stato per lei mi sarei salvato”.

D: “Salvato? E perché?”.

R: “Ma come perché? Vuoi mettere che gran fortuna sarebbe stata non essere mai nato? Accidenti alla pioggia, Accidenti”

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